Possedere uno stack dominante in zona bolla significa avere una dotazione di chips con la quale si può andare piuttosto frequentemente in all-in senza rimanere penalizzati da questa strategia di gioco. Infatti, anche se si fosse chiamati e si perdesse, il danno subito sarebbe comunque facilmente ammortizzabile poiché rimarrebbero a nostra disposizione, ancora un numero sufficiente di chips per poter continuare il gioco. Quest’ultima è, infatti, la regola principe di tutti i giochi di poker: continuare il gioco il più possibile cercando, nel frattempo, di uscire dal torneo il più tardi possibile.
Volendo quantificare in termini numerici cosa significhi avere uno stack dominante dobbiamo fare riferimento agli attuali studi statistici - probabilistici sviluppatisi nella patria del poker, gli Stati Uniti d’America. Quest’approccio matematico si pone come obiettivo quello di fornire ai giocatori degli elementi numerici quantificabili da adottare come punti di riferimento o regole.
Il Texas Holdem, l’Omaha o le altre varianti conosciute, sono analizzate nel dettaglio con un approccio matematico. Nello specifico, questi studi stabiliscono che uno stack si dice dominante quando, in caso di sconfitta contro l’all-in del giocatore con il secondo migliore stack, permette comunque al player di rimanere con almeno 5 big blinds.
Una volta dunque riconosciuto come dominante la nostra dotazione di chips la strategia da adottare deve essere improntata all’aggressività. Il motivo di questa scelta è presto detto, serve a sfruttare la particolare dinamica di gioco degli avversari, i quali in possesso di stack normali tendono, durante la zona bolla, ad adottare un gioco maggiormente tight.
La zona bolla è, infatti, caratterizzata dal desiderio di ognuno dei giocatori di voler vedere eliminato quanto prima un proprio avversario in modo da raggiungere la zona premi che è il vero e unico obiettivo di un player nei giochi di poker.
Data questa situazione, sono perciò frequentissimi i fold da parte di quasi tutto il tavolo nella speranza che qualcuno commetta un errore ed esca dal torneo. A maggior ragione sarà pressoché certo il fold degli avversari quando noi con il nostro stack dominante andremo in all-in.
Peraltro, è opportuno aggiungere che è consigliabile scegliere come bersaglio dei nostri frequenti all-in non il giocatore o i giocatori in possesso dello stack più esiguo, i quali potrebbero chiamare comunque essendo pot-committed, quanto piuttosto quei giocatori con una dotazione di chips medio - alta, che non hanno alcun interesse a rischiare il tutto per tutto quando possiedono uno stack che gli garantirebbe una quasi sicura entrata nella zona premi.
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